Confessioni di un consulente IT

NO LEGGE BAVAGLIO ALLA RETE

Posted in Internet, Zeitgeist by pigreco314 on 23 luglio, 2010

Al Presidente della Camera, On. Gianfranco Fini
Al Presidente della Commissione Giustizia della Camera dei Deputati, On. Giulia Bongiorno
Ai Capi-gruppo alla Camera dei Deputati
A tutti i Deputati

La decisione con la quale, lo scorso 21 luglio, il Presidente della Commissione Giustizia della
Camera, On. Giulia Bongiorno, ha dichiarato inammissibili gli emendamenti presentati
dall’On. Roberto Cassinelli (PDL) e dall’On. Roberto Zaccaria (PD) al comma 29 dell’art. 1 del
c.d. ddl intercettazioni costituisce l’atto finale di uno dei più gravi – consapevole o
inconsapevole che sia – attentati alla libertà di informazione in Rete sin qui consumati nel
Palazzo.
La declaratoria di inammissibilità di tali emendamenti volti a circoscrivere l’indiscriminata,
illogica e liberticida estensione ai gestori di tutti i siti informatici dell’applicabilità
dell’obbligo di rettifica previsto dalla vecchia legge sulla stampa, infatti, minaccia di fare
della libertà di informazione online la prima vittima eccellente del ddl intercettazioni,
eliminando alla radice persino la possibilità che un aspetto tanto delicato e complesso per
l’informazione del futuro venga discusso in Parlamento.
Tra i tanti primati negativi che l’Italia si avvia a conquistare, grazie al disegno di legge, sul
versante della libertà di informazione, la scelta dell’On. Bongiorno rischia di aggiungerne
uno ulteriore: stiamo per diventare il primo e l’unico Paese al mondo nel quale un blogger
rischia più di un giornalista ma ha meno libertà.
Esigere che un blogger proceda alla rettifica entro 48 ore dalla richiesta – esattamente come
se fosse un giornalista – sotto pena di una sanzione fino a 12.500 euro, infatti,
significa dissuaderlo dall’occuparsi di temi suscettibili di urtare la sensibilità dei poteri
economici e politici.
Si tratta di uno scenario anacronistico e scellerato perché l’informazione in Rete ha
dimostrato, ovunque nel mondo, di costituire la migliore – se non l’unica – forma di
attuazione di quell’antico ed immortale principio, sancito dall’art. 19 della dichiarazione
Universale dei diritti dell’Uomo e del cittadino, secondo il quale “Ogni individuo ha il diritto
alla libertà di opinione e di espressione, incluso il diritto di non essere molestato per la
propria opinione e quello di cercare, ricevere e diffondere informazioni e idee attraverso
ogni mezzo e senza riguardo a frontiere.”.
Occorre scongiurare il rischio che tale scenario si produca e, dunque, reintrodurre il
dibattito sul comma 29 dell’art. 1 del ddl nel corso dell’esame in Assemblea, permettendo
la discussione sugli emendamenti che verranno ripresentati.
L’accesso alla Rete, in centinaia di Paesi al mondo, si avvia a divenire un diritto
fondamentale dell’uomo, non possiamo lasciare che, proprio nel nostro Paese, i cittadini
siano costretti a rinunciarvi

Guido Scorza, Presidente Istituto per le politiche dell’innovazione

Vittorio Zambardino, Scene Digitali

Alessandro Gilioli, Piovono Rane

Arianna Ciccone, Festival Internazionale del Giornalismo e Valigia Blu

Filippo Rossi Direttore Ffwebmagazine e Caffeina magazine

Luca Conti, Pandemia

Fabio Chiusi, Il Nichilista

Daniele Sensi, L’AntiComunitarista

Wil Nonleggerlo, Non leggere questo Blog!

pigreco314, licensetransfer.wordpress.com

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Calma piatta

Posted in Lavoro by pigreco314 on 19 luglio, 2010

Calma piatta by Olga

Sono in Calabria per qualche giorno di riposo e in occasione del matrimonio di un vecchio amico,impiegato negli USA presso una delle multinazionali italiane di maggiore successo.
Non ero mai stato in questa regione e mi fa specie constatare lo stato di degrado della costa tirrenica lungo la strada che da Lamezia Terme porta a Cittadella del Capo, 85km più a nord, affacciata su un mare stupendo.
Viene naturale il paragone con la costa egiziana del Mar Rosso da Sharm-el-Sheik a Marsa Alam e il suo fiorire di villaggi turistici, ricchezza inestimabile del Paese nordafricano.
In queste settimane ho spedito un discreto numero di CV a destinatari segnalati da Monster.it e a qualche head hunter scovato in rete. Finora sono tutti quanti finiti più o meno nel nulla. Non mi aspettavo ovviamente reazioni immediate ed entusiaste, ma almeno un “grazie, le faremo sapere” anche da un risponditore automatico, quello sì.
Diversi contatti li ho recuperati tramite la recente Fiera Virtuale del Lavoro di Monster.it. Decine di inserzioni di cui una manciata abbastanza in linea con il mio profilo e le mie preferenze. Alcune inserzioni per posizioni di non chiaro interesse erano curate da società attive nel settore quadri e dirigenti a cui ho inviato candidature “libere”.
Perplesso per la mancanza di professionalità degli inserzionisti,rileggo per l’ennesima volta il mio curriculum di due facciate A4, che quando non esplicitamente richiesto altrimenti spedisco sempre in italiano e inglese, pensando che forse dovrei enfatizzare un po’ di più la lista delle esperienze di successo, e la lettera di presentazione nella quale dovrei mostrare maggior genuino interesse per la posizione offerta.
Prendo nota e mi riprometto di mettere in pratica alla prossima candidatura.
Quel che è certo è che tutta questa attività in rete (Monster.it, LinkedIn, candidature dirette presso headhunters, ecc.) non ha prodotto finora risultati di rilievo; cosa che mi convince che sempre di più che, prafrasando un detto assai volgare, tira più un filo di networking che un carro di curricula.

Ma la scarsa efficienza del mezzo non mi spinge tanto a ridurre quanto a incrementarne l’utilizzo.
Viviamo in tempi di crisi, tra qualche giorno supererò le quarantuno primavere e l’anno prossimo cambieremo casa. Anche dieci anni fa un simile cambiamento (matrimonio,casa,famiglia) portò con sé una nuova esperienza lavorativa.

Forse che i tempi per quanto difficili siano ormai maturi?

Audio Post

Posted in AudioPost, Geek Corner by pigreco314 on 11 luglio, 2010

WordPress.com ha annunciato qualche giorno fa la disponibilità di un nuovo servizio: post by voice.

Si chiama un numero telefonico (USA), si inserisce il codice segreto che viene assegnato al proprio blog abilitando la funzionalità (lo si fa accedendo alla voce My Blogs della dashboard), si parla per un massimo di 60 minuti e la registrazione dei propri sproloqui viene pubblicata quasi istantaneamente.

Il mio test qui sotto.

I fan della band non avranno difficoltà a riconoscere chi mi ha aiutato nel comporre il mio primo audio post